Descrizione
Si chiama “Le donne di Vasari. Toscana: terra di genio e di innovazione” l’iniziativa - organizzata dal Comune di Figline e Incisa Valdarno, in collaborazione con l’Istituto Superiore “Giorgio Vasari” - in programma il 19 dicembre alle 17 al Ridotto del Teatro comunale Garibaldi, nell’ambito delle celebrazioni della Festa della Toscana 2024. Si tratta della ricorrenza annuale dedicata all'abolizione della pena di morte (voluta dal Granduca Leopoldo nel 1786), promossa dal Consiglio regionale della Toscana, che ogni anno seleziona (tramite partecipazione ad un bando pubblico) i progetti meritevoli di cofinanziamento tra quelli in programma su tutto il territorio regionale tra novembre e marzo.
Nel dettaglio l’iniziativa (totalmente gratuita) prevede due momenti:
- lo spettacolo, prodotto dall’associazione culturale rumorBianc(o), dal titolo “Le donne di Vasari: confessioni di Niccolosa, Properzia, Plautilla, Sofonisba”, in omaggio al contributo delle figure femminili nell’arte e nella storia e a Giorgio Vasari (nell’anno in cui si celebrano i 450 anni dalla sua morte), che fu tra i primi a riconoscerne il talento e a celebrarle nella sua opera più famosa, “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”;
- la consegna della massima onorificenza cittadina, il Premio Bambagella, che sarà assegnato ad un personaggio di spicco della comunità per il suo impegno nel settore dell’innovazione, in linea con il tema della Festa della Toscana 2024, “Genio e Innovazione”. Saranno presenti il sindaco Valerio Pianigiani e il presidente del Consiglio comunale, Ignazio Avila.
Dettagli sullo spettacolo
In particolare, lo spettacolo - diretto da Chiara Renzi e scritto da Camilla Mattiuzzo -
è composto da quattro monologhi, portati in scena da Chiara Cappelli, Elena Ferri, Carlotta Magione e Giulia Rupi, nei panni delle protagoniste Niccolosa Bacci, Properzia De Rossi, Plautilla Nelli e Sofonisba Anguissola, insieme a Samuele Boncompagni, nei panni di Vasari, che introduce e chiude i quattro interventi femminili. Si tratta di donne che, nonostante il periodo storico in cui hanno vissuto, sono riuscite a lasciare un segno, soprattutto in ambito artistico.
Nel dettaglio:
Niccolosa Bacci, moglie di Vasari e proveniente da una ricca famiglia aretina (nota per aver commissionato a Piero della Francesca gli affreschi su "La storia della vera croce") proporrà una riflessione sul ruolo delle donne come patrone dell’arte e sulla loro capacità di influenzarla, nonostante siano state troppo spesso dimenticate o sottovalutate;
Plautilla Nelli, pittrice autodidatta e suora domenicana, è stata una delle prime donne a dipingere opere (sacre) di grande formato. Sarà, quindi, proprio il tema della lotta femminile per trovare uno spazio nell’arte sacra il tema del suo monologo;
Sofonisba Anguissola, nata in una famiglia nobile e vissuta alla corte spagnola, fu una delle prime pittrici a ricevere un’educazione artistica formale che le fece guadagnare fama internazionale nel Rinascimento. Il suo monologo sarà incentrato proprio sul suo successo, anomalo per il periodo storico di riferimento;
Properzia de' Rossi è invece una scultrice, dotata di straordinario talento e capace di trasformare materiali grezzi (come il marmo e il ferro) in capolavori, tanto da diventare un personaggio di spicco del 1500, nonostante alcune dicerie che circolavano sul suo contro. Il suo monologo verterà proprio su questo tema: la carriera e la fatica nel portarla avanti, in un ambiente screditante.
L’ingresso all’iniziativa è libero, fino ad esaurimento posti.
“Anche quest’anno si avvicina un momento a cui teniamo particolarmente: la consegna del Premio Bambagella. Un momento che, come da tradizione, coinciderà con le celebrazioni legate alla Festa della Toscana 2024 e che, come concordato in sede di Ufficio di Presidenza, sarà assegnato ad un personaggio che, per il suo impegno, il suo genio e le sue attività ha contribuito a dar lustro al territorio. Il tema della Festa della Toscana 2024 è appunto ‘Genio e Innovazione’ che il Comune e l’Istituto Superiore Vasari hanno deciso di declinare celebrando l'innovazione culturale promossa da Giorgio Vasari in ambito artistico (e non solo), nell’anno in cui cade il cinquecentenario dalla sua morte. Il tutto attraverso lo spettacolo ‘Le donne di Vasari’, che oltre ad essere appunto un omaggio a Vasari è anche un modo per dar voce e rilevanza a donne straordinarie (e troppo spesso dimenticate), di cui lui stesso ha parlato in ‘Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori’, opera fondamentale per la comprensione della storia dell’arte italiana”, commentano il presidente del Consiglio, Ignazio Avila, e l’assessore alla Cultura, Dario Picchioni.
IN FOTO: l'assessore alla Cultura, Dario Picchioni, due studenti della 4 A dell'Indirizzo Accoglienza turistica dell'Istituto "Giorgio Vasari" (Niccolò Palei e Marco Vannini) insieme alla prof. Eleonora Moretti, il presidente del Consiglio comunale Ignazio Avila